Gli studi di Marco Leoni si sono svolti in un istituto d’arte, in concomitanza con le prime sperimentazioni sul tatuaggio risalenti agli inizi degli anni ’70, insieme all’amico prematuramente scomparso Ciccio Panzacchi.
Terminati gli studi, ha iniziato il suo primo viaggio intorno al mondo che avrà una durata di due anni. Durante questo soggiorno passa parecchi mesi in India, più precisamente a Goa, meta fondamentale di numerosi viaggiatori che cercano una colonia ospitale e inesplorata. Giunge poi in Brasile, dove inizia la sua attività di pittore. I suoi quadri raccolgono molto interesse da parte dei critici, soprattutto nella sua prima mostra allestita a San Paolo. Successivamente partecipa con i suoi quadri, realizzati principalmente ad aerografo, anche alla biennale della stessa città. Come pittore ormai affermato e riconosciuto, inizia a frequentare l’ambiente artistico culturale brasiliano, ma presto si stanca dei salotti intellettuali-artistici, preferendo percorrere strade più interessanti e stimolanti.
Apre così nel 1980 il suo primo studio di tatuaggi ufficiale: il “TATTOO YOU”. Uno studio di tatuaggi era, ai tempi in Brasile, un’avventura che non lasciava spazio a nessuna previsione e forse è stato proprio per questo che Marco ha accettato la sfida, vincendola su tutto il campo.
Avviato il Tattoo You, Marco riprende i suoi viaggi: il vero scopo, insieme al tatuaggio, della sua stessa esistenza. Approda negli Stati Uniti dove conosce e instaura un’amicizia, tuttora duratura, con Spider Webb, operante nello stato di New York, con l’aiuto e la collaborazione del quale ricerca e apprende nuove tecniche dermagrafiche. Torna in Brasile con un notevole bagaglio di nuove esperienze. In seguito Marco Leoni diventa un punto di riferimento per tutto il Brasile oltre che per molti tatuatori “occidentali”. Viene invitato a tutte le convention internazionali e il suo valore artistico viene apprezzato sempre di più, anche da giornali e riviste brasiliane, e non solo, che evidenziano le sue doti di tatuatore e pioniere di quest’arte. Nonostante abbia fissato il suo studio in America Latina, non smette mai di viaggiare, visitando il Giappone, la Tailandia, per poi tornare in India, quindi nuovamente negli Stati Uniti, nel Canada e attraverso tutta l’Europa. Viene invitato a lavorare all’Amsterdam Tattooing e, per diverse stagioni, affianca Hanky Panky, Morbella e altri. La sua voglia di conoscere e vivere a contatto di culture completamente diverse da quella occidentale non si spegne mai e, durante un soggiorno in Tailandia, in compagnia di Luke Atkinson, si fa tatuare il collo, con il metodo manuale, una simbologia mistica e magica di buon auspicio. Marco ha infatti sempre voluto provare in prima persona, sulla sua pelle, ogni tipo di esperienza e, per quanto riguarda il tatuaggio, ogni tecnica, a macchina o manuale che sia.